artiste nell'area iblea

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Dal 7 al 21 dicembre, foyer Teatro Garibaldi - Inaugurata a Modica interessante esposizione dell’arte pittorica al femminile.

Pennelli in rosa nella città della Contea

di Giuseppe Nativo

     “So che il nome di donna fa stare in dubbio ma guardate le mie tele e vedrete cosa sono capace di fare”. Questo è il grido di forte ribellione della pittrice Artemisia Gentileschi (1593 – 1652) che riecheggia nei secoli allo scopo di rivalutare l’arte femminile per troppo tempo cresciuta all’ombra di tanti pregiudizi. “La creatività è una forza innata nelle donne come il flusso ininterrotto di una sorgente d’acqua limpida”. E’ questo il messaggio che l’associazione culturale “Visione iblea” si prefigge con la mostra di opere di un gruppo affiatato di pittrici iblee: Rosanna Criscione, Federica Gisana, Emanuela Iemmolo e Alida Pardo.

     Una collettiva a quattro, con 11 opere per ciascuna, che vuole solcare il campo della Pittura, quella con la “P” maiuscola, per dare viva espressione di una creatività al femminile che è multiforme ed inserita nel flusso della vita. Si tratta di un ricco ed articolato percorso espositivo che ben si inserisce nel foyer del Teatro Garibaldi, perla iblea in terra modicana. L’evento culturale, che conferisce all’intera manifestazione una valenza civile non indifferente, promosso ed organizzato in sinergia con la Provincia Regionale di Ragusa e Comune di Modica, vuole essere una testimonianza per attestare in maniera forte la presenza delle donne in campo artistico e per riaffermare che in quest’ambito non esiste uno specifico femminile ma esistono, piuttosto, donne che nel corso della storia hanno fatto arte e continuano a farlo in maniera egregia.

"Andrea", Alida Pardo (acquerello, 2008)

     E’ sulla base di tali istanze che la mostra “Artiste nell’area iblea” propone quattro pennelli in rosa ripercorrendo quattro moduli espressivi diversi ma afferenti ad un solo universo: quello femminile. Sta qui la vera arte che si muove con risultati e profili cromatici caratterizzanti la sensibilità di un linguaggio figurativo che, pur nella diversificazione di soluzioni stilistiche personali, si modula nel rispetto dei valori formali della pittura.

     Alla serata inaugurale, per testimoniare l’impegno profuso dalle quattro pittrici, sono intervenuti: il Sindaco della città di Modica, dott. Antonello Buscema, il quale ha dato il benvenuto alle artiste iblee che con la loro presenza hanno contribuito a rafforzare i punti di contatto tra cultura, arte ed istituzioni in una città che vanta una secolare tradizione storica; il maestro Salvatore Fratantonio che ha curato il percorso espositivo tenendo conto del linguaggio figurativo di ciascuna artista; l’avv. Diego Guadagnino (scrittore, poeta e saggista) a cui è stato affidato il commento valutativo ed interpretativo delle opere presentate.

     “Con questa mostra” – ha spiegato Giorgio Iemmolo, Presidente di Visione Iblea – “si è voluto dare un segnale forte per dedicare una giusta luce a personalità pittoriche di tutto rispetto. Non va dimenticato che l’artista donna ha la capacità di rielaborare le impressioni che riceve in quella nicchia dell’animo in grado di rendere il reale attraverso immagini affascinanti che fanno riflettere sull’identità femminile. Ed è l’identità femminile l’elemento caratterizzante le opere delle artiste iblee che qui mettono in mostra”.

     L’avv. Diego Guadagnino, nel suo interessante ed articolato commento pittorico, ha posto l’accento sulla forza affascinante di ciascun dipinto che caratterizza l’animo e la personalità artistica di ciascuna pittrice: le “citazioni architettoniche barocche” della ragusana Rosanna Criscione conducono verso suggestivi particolari di chiese e palazzi (“Scorcio barocco”, 2005, olio), mentre un simbolismo dinamico e vibrante avvolge i soggetti dipinti della giovane modicana Federica Gisana (“Attesa”, 2008, olio); il realismo magico della modicana Emanuela Iemmolo aleggia nelle sue tele, “evocatrici di un mondo rarefatto, sollevato dal peso del travaglio esistenziale e quasi a misura della nostra idea di felicità” (“Masseria”, 2008, olio); infine, la delicatezza del tratto, peculiarità dell’acquerello, nelle composizioni della panormitana, ma ragusana di adozione, Alida Pardo, diventa indiscussa eleganza che declina la bellezza di un paesaggio ora movimentato dalle simmetrie vegetali create dalla fatica dell’uomo, ora scolpito da spontanei mutamenti naturali (“Acqua e terra”, 2008, acquerello).

"Autoritratto", Alida Pardo (olio, 2008)

     Ma dove la Pardo dà più compiuta prova di sé è nei ritratti Andrea (2008, acquerello) e Autoritratto (2008, olio) che riscuotono ammirazione non solo per il “perfetto equilibrio tra disegno e colore, ma anche e soprattutto perché riescono a cogliere l’intangibile essenza dell’identità”.

Giuseppe Nativo

dicembre 2008

 

da sinistra: Emanuela Iemmolo, Rosanna Criscione, Federica Gisana e Alida Pardo

 

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Ultimo aggiornamento: 21 giugno 2011